
Sei in un momento particolare della tua carriera di pokerista. Sai che devi giocare, ma non hai voglia. Hai bisogno di soldi, ma i risultati non arrivano. Sogni grandi vittorie ed invece sei costretto ad accontentarti di quello che passa il convento, ovvero di pochi spiccioli che ti permettono a stento di andare in pari o di non perder troppi soldi.
Sai benissimo che così non può continuare. E’ insostenibile. La tua vita andrà a puttane in poco tempo se le cose non cambiano. Non hai più la voglia di giocare che avevi un tempo e inizi a pensare di smettere.
E se cambiassi lavoro? Se la smettessi con i tornei per iniziare una vita normale? Ti potresti iscrivere all’università come tutti i tuoi coetanei o sperare di trovare un buon posto fisso. Potresti farlo, potresti fare tante cose in effetti, ma…
Ma come se tutto ciò non bastasse, c’è una triste realtà con cui devi confrontarti. Triste, dura e dolorosa come un muro preso in piena faccia mentre corri. Se lasci il poker hai pochissime speranze di lavorare da qualche altra parte o di costruirti una vita diversa, normale.
Hai investito tanto, tantissimo nello studio del gioco e all’improvviso ti è passata la voglia di giocare. Stai vivendo una difficoltà e non sembra possibile uscirne in nessun modo. Cosa bisogna fare?
La situazione di cui parlo capita a tutti. A livelli diversi, ma capita a tutti. Prima o poi a tutti non vengono dei dubbi su quello che stiamo facendo, se è la cosa migliore o se dobbiamo cambiare. Se vogliamo veramente questo per la nostra vita.
Non hai idea di quante volte la gente mi chiede :” Mario cosa faccio? Continuo a giocare o smetto e mollo tutto?”. Tutti ad un certo punto si pongono questo tipo di domande. TUTTI.
Io stesso ho vissuto questo periodo oscuro nella mia carriera. Investo tempo, energia e soldi per star dietro a qualcosa che da un lato non mi da i risultati che sognavo di ottenere e dall’altro lato diventa una cosa che ho sempre meno voglia di fare.
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Però l’alternativa qual è? Partire da zero da un’altra parte? Magari in un settore che non conosci e che nemmeno ti piace. Il poker ti piaceva, una volta…
Qual è l’alternativa? Lasciare tutto a metà? Fregarsene di quanto hai fatto fino ad ora nel poker e voltare pagina? Hai investito tanto del tuo tempo nel poker, e il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo.
Il tempo, l’energia e l’attenzione son tre risorse che abbiamo in quantità limitata nella vita e non possiamo permetterci di scialacquarle. I soldi possiamo scialacquarli e non è un problema insormontabile. Se buttiamo via il nostro tempo, la nostra energia e la nostra attenzione son cazzi amari…
E quindi? Che facciamo? Come usciamo da questo lago di merda che ci siamo creati con le nostre stesse mani? Si perché alla fine dipende solo da noi. Potevamo esser più lungimiranti quando abbiamo deciso di iniziare l’avventura nel poker. Avremmo potuto prevedere molte delle difficoltà che stiamo vivendo e avremmo potuto trovare una soluzione.
Fa male prender un muro di faccia. Eppure stava li, se solo avessi guardato avanti te ne saresti accorto. Stava li il muro e tu potevi evitarlo. Ma ormai il danno è fatto e non ha senso piangere sul latte versato. Quindi come facciamo per uscire da questa brutta situazione?
La dura verità è che devi volerlo profondamente. Devi decidere pienamente di voler fare il possibile per riuscire in quello che desideri. Devi prenderti la responsabilità delle tue azioni, devi acquisire la consapevolezza che non sarà semplice e devi iniziare ad applicarti sul serio per nuotare fino alla riva e lasciarti per sempre il lago di merda alle spale.
Ti racconto come ne sono uscito io e spero che tu potrai trovar un aiuto nella mia esperienza.
Ero sempre meno convinto della strada che avevo intrapreso, il poker, e ogni sera, quando arrivava il momento di iscrivermi ai tornei mi sentivo morire. Un’altra sera buttata al pc a non cludere un cazzo. Pensavo robe del genere e mi faceva star male.
Quindi ad un certo punto ho deciso che non volevo più vivere questo tipo di situazioni. Ho deciso che dovevo riflettere per bene sulla mia situazione per cercare di capire meglio me stesso, dove stavo andando e cosa realmente stavo cercando di ottenere, nel poker come nella mia vita.
Il primo passo è stato far chiarezza:
- Cosa voglio dal poker?
- Cosa voglio fare nella vita?
- Voglio veramente arrivare a vincere montagne di soldi nei tornei live? Voglio veramente vincere nei tornei più duri del mondo andando a vivere all’estero per giocare i .com? Son disposto a fare tutto il necessario per ottenere questo tipo di risultati?
- Il poker è tutto nella mia vita? E’ una parte importante?
- C’è altro di importante oltre il poker nella vita che sto trascurando? Ne vale la pena?
- Se continuo su questa strada dove sarò fra 5 anni? E tra 10? Mi rende fiero quello che sto facendo?
- Sono abbastanza bravo per vincere soldi a poker?
A queste e a tante altre domande ho risposto. Finalmente avevo più consapevolezza. Comprendevo meglio le mie necessità e questo è stato il primo passo concreto verso la risoluzione di tutti i problemi.
Facendo chiarezza riesci a definire quello che per te è importante. E da questi elementi devi partire per costruire il “la tua direzione” . La direzione è come un faro nel buio, che in ogni momento ti indica se sei sulla giusta strada. Devi capire profondamente dove vuoi andare per essere efficace.
Dove metti la tua attenzione ottieni i risultati. Nel mondo della crescita personale questa frase te la ripetono fino alla nausea, ma è profondamente vera.
Dunque decidi cosa vuoi ottenere nel poker come nella tua vita. Fai chiarezza e costruisci il senso di direzione. Solo allora potrai eliminare qualsiasi tipo di dubbio. Una volta che hai tracciato la strada che vuoi percorrere potrai andare spedito verso la meta.
Oggi spesso la gente si meraviglia per la grande mole di lavoro che porto avanti ogni giorno. 800-900 tornei al mese, gli articoli del blog, le lezioni, la mia vita extrapoker ecc… Solo un anno fa non pensavo di poter fare tutto assieme e così bene. Eppure oggi viaggio spedito.
E quando arrivo alla sera son contento di iniziare la sessione di poker e ho tanta voglia di giocare al meglio. Oggi il poker fa parte di un progetto più grande. Prima giocavo solo perché era la cosa che sapevo far meglio e che un tempo mi piaceva. Oggi fa parte della vita che voglio vivere.
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Definisci pure tu la tua direzione. Se andiamo ai corsi di crescita personale è una delle prime cose che insegnano. E’ proprio fondamentale definire verso dove vogliamo muoverci per poter esser il più efficaci possibili. Ma questa roba che i “lifecoach”, o come diavolo si fanno chiamare, ti insegnano a caro prezzo è in realtà presente in alcuni dei più importanti scritti dell’antichità, come l’Hagakure, il manuale segreto dei samurai giapponesi.
Fanne tesoro e applicala al tuo percorso pokeristico. Se ti fa piacere, studia qualche libro di crescita personale per approfondire l’argomento. Però ti avverto, ho letto diversa roba sulla crescita personale e troppo spesso si tratta di cazzate megagalattiche che son buone solo per far dei libri da vendere alla gente che vuole sentirsi dire che con la forza della mente può cambiare la sua vita e che deve solo desiderarlo forte forte.
Si salvano in pochissimi, soprattutto in Italia dove se puoi fregare il prossimi per arricchirti sei considerato un genio della vita. Quindi se vuoi approfondire questi argomenti sta attento al materiale che trovi perché spesso è robaccia.
Ora viene il difficile. Dopo che hai fatto chiarezza e che hai deciso che risultati vuoi raggiungere viene la parte più complicata di tutte. Fino ad ora sei stato a fantasticare nella tua mente. Hai fatto un lavoro importantissimo e fondamentale, questo è certo. Però è ancora incompleto. Manca un pezzo, il più importante e senza di quello non vai da nessuna parte.
Il secondo pezzo è importante quanto il primo e al pari del primo è fondamentale, necessario. Per far chiarezza su quello che vuoi veramente e stabilire la direzione che vuoi seguire, ti basta startene tranquillo e rilassato dove puoi lasciar vagare la tua mente in libertà. E’ un lavoro profondo ma alla fine è alla portata di tutti.
Il secondo passaggio di questo processo è invece molto diverso. C’è poco da pensare e stare rilassati. Quella parte è passata. Ora è arrivato il momento di agire. Il Maestro Giuseppe Verdi quando gli chiesero quale fosse il segreto del suo successo rispose con tre parole divenute famose :”Lavoro, lavoro, lavoro”. E’ arrivato il momento di mettersi all’opera. Abbiamo stabilito la nostra direzione e ora dobbiamo camminare verso i nostri obiettivi.
Passo dopo passo ti dovrai muovere lungo la strada che hai scelto. Troverai difficoltà che dovrai superare, troverai ostacoli lungo il cammino e solo se sarai abbastanza forte da superare ogni difficoltà potrai raggiunger quello che cerchi.
Se hai stabilito che ti serve giocare in bankroll per vincere dei soldi e non sei capace di mantenere questa decisione perché vuoi giocare a tutti i costi il torneo live, allora perderai.
Se ti serve studiare tanto per approfondire il gioco e poter finalmente batter gli altri e poi ti dimentichi di farlo e preferisci rimanere ad oziare davanti al televisore o al bar con gli amici, allora perderai.
Se vuoi guadagnare giocando tornei di poker, ma i tornei di poker sono soggetti a varianza e a gravi oscillazioni nei risultati, e tu non riesci ad accettarlo e a sopportare gli scoppi e ti metti a lamentarti di ogni mano persa, allora perderai.
Se smetti di credere nelle tue capacità, allora perderai.
E’ difficile seguire la direzione che abbiamo stabilito. Decidere che vogliamo dimagrire perché esser grossi o obesi fa male alla salute è facile. Non mangiare pasta, dolci, pizze in quantità industriale è così facile? Dimagriremo se continuiamo ad abbuffarci ogni giorno? Dimagriremo se il massimo dell’attività fisica è alzarsi dal letto per sedersi a tavola e alzarsi da tavola per sedersi al pc?
E se invece iniziamo a curare l’alimentazione e ad allenarci come si deve quale sarà il risultato che otterremo? Bravo, hai capito. Dimagriremo. E’ inevitabile. Funziona così. Se facciamo quel che serve per ottenere un risultato, otterremo il risultato.
Se seguiamo la ricetta per cucinare il risotto ai funghi, otterremo il risotto ai funghi.
Però seguire la ricetta è spesso difficile, perché non siamo abbastanza preparati (magari non sappiamo come cuocere il riso) oppure perché non siamo abbastanza forti mentalmente (ad esempio quando vediamo quel vassoio di dolci la domenica..).
Sarai capace di fare tutto quel che ti serve per ottener i risultati che desideri?
Io te lo auguro.
Good luck!