
Lo so che già ti è venuto il mal di testa solo a leggere le due paroline “matematica” e “numeri”, però ti prometto che non ti annoierò con discorsi lunghi e teorici che non ci servono a nulla.
Devo però condividere con te giusto due o tre cosette di base, semplici da applicare, che saranno una delle colonne portanti su cui costruirai le tue decisioni profittevoli in OGNI mano che giocherai.
Prima di parlartene però voglio fare una precisazione. Quelle che ti descriverò ora sono soltanto le basi basi dei concetti matematici legati al poker, e per quello che faccio in questo corso sono sufficienti.
Ti permettono di giocare bene, ad un buon livello, e di sfruttare moltissime opportunità.
Ciò non toglie che se hai voglia di andare più in profondità e conoscere i segreti più oscuri di questo gioco, devi scavare nei numeri.
C’è poco da fare. I numeri e la matematica sono alleati preziosissimi per un grande giocatore di poker, e se vorrai diventarlo anche tu dovrai conoscerli!
Anzi, da quella che è la mia esperienza, i giocatori che hanno veramente scalato tutti i livelli fino ad arrivare a sedere nell’Olimpo del Poker sono proprio quei pochi che hanno dedicato moltissime ore ogni singolo giorno allo studio matto e disperatissimo di questo gioco.
Questa è la via.
Non c’è la scorciatoia che ti permette di arrivare al successo senza sforzo. O meglio c’è e si chiama “botta di culo”, ma non è sotto il tuo controllo e ti sconsiglio vivamente di basare i tuoi successi pokeristici sulla fortuna (certo se capita di sculare un Main Event Wsop non fa mai schifo! Però non ci baserei la mia carriera pokeristica sopra 😉 ).
Bando alle ciance! Ti introduco il primo elemento fondamentale che devi conoscere: la formula dell’ev.
Come sapere se una scelta ti porta o ti toglie soldi?
Ev sta per expected value, valore atteso, e sono le chips che ci aspettiamo di vincere, o perdere, quando facciamo una scelta durante una mano.
Il nostro obiettivo, in linea di massima, è quello di compiere scelte ad EV POSITIVO. Cioè scelte che alla lunga ci porteranno più chips di quelle che investiamo.
In parole molto semplici e senza usare formuloni matematici, ecco la formula dell’ev:
EV = Soldi che vinci quando vinci il piatto – Soldi che perdi quando perdi il piatto
Questa in due parole è come si calcola il valore atteso.
E’ un modo grezzissimo di descriverlo, però si capisce di cosa stiamo parlando ( e ti evito la formula completa che è molto più articolata e ti viene il mal di testa solo a vederla).
Il valore atteso non è nient’altro che questo. Quando si parla di calcolare il valore atteso si intende fare un calcolo per vedere se compiendo una determinata azione nel lungo periodo fai più soldi di quelli che perdi.
E’ come quando valuti rischi e benefici di un investimento.
Un investimento non è mai certo, anzi è sempre soggetto ad un rischio.
E quello che fai per decidere se procedere o no è pesare rischi e benefici e se i benefici complessivi valgono il rischio che corri, allora l’investimento è interessante.
Spesso farò riferimento a quest’idea che ogni mano che giochi è paragonabile ad un investimento.
In ogni mano l’unica cosa che dovrebbe interessarti è che i soldi che vinci sono superiori a quelli che perdi, quindi in altre parole una scelta è profittevole quando: EV > 0. Quindi quando l’ev è POSITIVA.
A questo punto faccio una precisazione: è’ ovvio che tutto quello che dico è riferito al LUNGO PERIODO.
Il valore atteso si chiama atteso e non esatto perché è influenzato dal potere del caso.
Questo dovrebbe essere chiaro per tutti, ma ripeterlo non fa mai male.
Due scorciatoie che utilizzerai per individuare le scelte a valore atteso positivo.
Quando giochiamo una mano non abbiamo mai la possibilità di essere super precisi nel calcolare il valore atteso esatto delle nostre scelte.
Perché? Perché abbiamo 30-40 secondi, al massimo un minuto, per prendere una decisione.
Quindi ci serve una scorciatoia!
Anzi due.
La prima è soggettiva, la seconda è oggettiva.
La scorciatoia soggettiva è il nostro database di esperienze, cioè l’insieme di tutte le volte che in passato ci siamo trovati a giocare una situazione simile.
Avere un grande database di esperienze simili ti permette di fare un rapidissimo confronto (talvolta neanche siamo coscienti di farlo perché il nostro cervello lo fa in automatico) e avere subito la risposta corretta.
La scorciatoia oggettiva che possiamo utilizzare sempre, anche se non abbiamo nessun database di esperienze vissute, è il famoso confronto tra odds e pot odds.
Di fatto è il confronto tra l’investimento che facciamo, il piatto che possiamo vincere e le probabilità di vittoria.
Questo è lo strumento chiave che ti permetterà di calcolare al volo se una scelta è profittevole o non profittevole.
In cosa consiste? Sicuramente lo conosci già.
Ma lo ripeto per rinfrescarti la memoria.
E lo faccio con un esempio pratico di come si utilizzano odds e pot odds.
C’è un piatto di 100 e noi puntiamo 50 chips per provare a vincerlo.
Come facciamo a capire a quali condizioni la nostra puntata è profittevole?
Ecco la formula:
Pot Odds = Puntata/Piatto TOTALE.
Come vedi è semplicissimo. Sono operazioni base come delle somme e delle divisioni.
Robe che si possono fare a mente o con una calcolatrice in trenta secondi.
ATTENZIONE: Quando facciamo questi calcoli dobbiamo fare attenzione a due cose:
- La formula deve essere corretta.
- I numeri devono essere corretti.
Se sbagliamo ad applicare la formula o se consideriamo dei numeri sballati i risultati che otterremo saranno sbagliati.
E se li utilizziamo per prendere una decisione (quindi per investire i nostri soldi) è un grosso problema.
Quindi, per fare scelte corrette devi assicurarti di partire da formula e numeri corretti!
Ecco perché ho scritto “totale” con caratteri evidenti.
Il piatto che ci serve considerare in questa formula è quello totale, non quello che c’è a terra.
Piatto totale = puntata + piatto a terra.
Quindi se il piatto a terra è di 100 e la nostra puntata sarà di 50 il piatto totale è 150!
Passaggio semplicissimo, ma FONDAMENTALE. Se sbagli sto pezzetto mandi tutto all’aria!
A questo punto calcoliamo le nostre pot odds.
Pot Odds = 50 (puntata) / 150 (piatto totale) = 1/3 = 0,33 => 33%
Ci sei fino a qui? O ti sto perdendo?
Come vedi posso scrivere il risultato sia come frazione (1/3), sia come numero decimale (0,33), sia moltiplicarlo per cento ed esprimerlo in percentuale (33%).
A noi serve più che altro la percentuale, quindi 33%.
A questo punto dobbiamo confrontare questo numero con la probabilità di vincere il piatto.
Qual è la probabilità di vincere il piatto?
Vinciamo il piatto più del 33% delle volte? ==> SOLDI IN BANCA
Vinciamo il piatto meno del 33% delle volte? ==> SOLDI NEL CESSO
Se ad esempio la nostra probabilità di vittoria è del 50% stiamo facendo una scelta profittevole, positiva (50%>33%). Se invece la nostra probabilità di vittoria è del 18% stiamo facendo una scelta negativa (18%<33%).
3 modi per calcolare la tua probabilità di vittoria
Come si calcola la probabilità di vincere il piatto?
Dipende da quanto è complessa la situazione che stai affrontando. Ci sono tre strade che puoi seguire:
1) Un primo modo è imparare a memoria: AA contro 22 vince l’80% delle volte. Quando si tratta di situazioni così semplici puoi imparare tutto a memoria e risolvi.
Purtroppo spesso non è così semplice.
2) Un secondo modo che puoi utilizzare è il calcolo delle carte utili. Cioè decidi quante carte ti possono aiutare per vincere la mano e stimi la tua probabilità di vittoria.
Esempio: hai il classico progetto di colore al flop e vuoi sapere qual è la probabilità di chiudere il colore al turn o al river.
Le carte utili che hai a tua disposizione sono 9 e puoi ricavare la probabilità che caschi una di queste carte nelle strade successive. Come si fa?
Dovresti usare il calcolo delle probabilità, ma ti do un trucchettino che puoi utilizzare per fare più in fretta.
Ogni Carta Utile rappresenta circa un 2% di probabilità, quindi se ne hai 9 la probabilità di chiudere il tuo colore è del 18%. Però fai attenzione che sui grandi numeri questo trucchetto non è super preciso.
Per avere lo strumento preciso ti serve calcolare la probabilità:
Probabilità = Carte Utili / Carte Totali .
3) Il terzo modo è la stima pura.
Molte volte non abbiamo numeri veramente precisi su cui fare affidamento e dovremo fare una stima “ad occhio” della situazione.
Non è bellissimo, però fa parte del gioco.
Anzi questa sarà una delle abilità determinanti del tuo successo come giocatore di poker.
Devi sforzarti sin da subito per sviluppare l’abilità di saper valutare bene la situazione in cui ti trovi.
Bene.
Per questo articolo è tutto.
Non perchè non c’è nient’altro da dire, la matematica del poker è molto più di questa. Ma conoscendo queste informazioni di base e allenandole puoi già valutare molto meglio ogni mano che giochi.
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