Oggi il poker vive nell'era dei solver.
Le scelte semplici sono state abbastanza capite e diffuse nei tornei che contano.
L'unico vantaggio che puoi costruire risiede nel gioco postflop, sfruttando situazioni in cui i tuoi avversari hanno:
- LIMITI TECNICI: non sanno cosa fare.
- LIMITI EMOTIVI: pressione nell'utilizzare chips che valgono la sopravvivenza nel torneo e paura di sbagliare perché non conoscono la scelta tecnicamente corretta.
Oppure puoi essere il bancomat preferito di chi sta capendo come funziona la matematica nascosta del poker.
Da che parte vuoi stare?
Risposta: per decidere in fretta e meglio in tutte le mani che giochi.
Così puoi portare il tuo poker ad un livello di precisione mai raggiunto prima, mentre prepari il terreno per crescere ancora di più.
Com'è possibile?
Nella storia ci sono dei momenti di non ritorno.
Pensa a ciò che è stato internet qualche anno fa.
Lo smartphone: ti ricordi com'era negli anni '90 quando prendevi in giro chi andava in giro con quel coso nero gigante che chiamava telefono?
Oggi si fa lo stesso con l'intelligenza artificiale...
Queste tecnologie hanno segnato un cambio di passo nel mondo che non conosciamo.
Magari ti piaceva più prima, ma non si torna più indietro.
L'immagine che vedi sopra è estratta da GTO Wizard, lo strumento che ha portato la conoscenza dei solver a disposizione di tutti.
I solver ci sono dal 2014, ma prima dovevi essere un nerd del poker con un computer potente per sfruttarli a dovere.
Oggi ti basta andare su internet e smanettare mezz'ora per aprire lo scrigno della matematica nascosta dietro una comunissima situazione postflop.
Tutto ciò che non vedi è elencato in modo pulito e ordinato, facile da leggere, con tanto di strategie gto suggerite che puoi copiare e incollare nel tuo gioco anche se non capisci cosa significano.
Morale? I solver non sono mai stati applicati come in questo periodo.
Almeno da chi gioca a poker per spartirsi il montepremi, quelli che spendono soldi che altri vinceranno sono ancora un pò lontani dal capire questo passaggio rivoluzionario.
D'altra parte c'è sempre stata una fetta maggioritaria di giocatori di poker che perde i soldi che costruiscono i bankroll dei professionisti di questo gioco...
Oggi i solver hanno permesso di comprendere alcune dinamiche di gioco sfuggenti ai calcoli di un cervello umano.
Ti do un riferimento: tavolo finale del main event Wsop Europe del 2011.
Tavolo durissimo con alcune delle leggende del poker di quel periodo.
Elio Fox supera Chris Moorman in heads up.
Io ho conosciuto il poker nel 2010, quindi quell'anno ero incollato allo schermo. Tifavo Moorman all'epoca, storico vincitore di non so quante triple crown online (dovevi vincere tipo tre tornei importanti online nella stessa sera).
Se riguardi le mani giocate a quel tavolo finale trovi infinite click 3bet, click 4bet, click5bet.
Tradotto per chi non parla pokerese: c'erano controrilanci continui con size bassissime.
In un tavolo finale.
Chi mastica un pò di poker oggi sa quanto sia folle:
- stai dando pot odds gigantesche
- i tuoi avversari non foldano manco per sbaglio
- potresti aspettare in modalità sciacallo perché ballano tanti soldi tra un posto e l'altro
Non aveva senso quel che succedeva a quel tavolo.
Eppure era il poker dei campioni.
Quello espresso dai migliori cervelli che studiavano il gioco in quel periodo.
Poi arrivano i solver e ti spiegano che se dai pot odds così profittevoli il tuo avversario può chiamarti con tutto perché tanto basta che ti superi pochissime volte e fa un valore atteso positivo.
In più ti fanno notare che range deboli come quelli dei duri del 2011 sono facilmente aggredibili, quindi devi creare un gioco bilanciato per non essere vulnerabile.
In più ti fanno notare che se il flop è K93 ci sono delle implicazioni diverse rispetto ad un flop 876.
Implicazioni che cambiano a seconda di chi rilancia, chi difende, che size vengono utilizzate (e quindi che range rimangono in gioco).
Soprattutto: un giocatore intelligente impara presto a riconoscere tutto il profitto che può raccogliere con quelle mani medie ma sufficientemente forti.
Forse sai che studio psicologia all'università da qualche anno.
C'è sto personaggio che mi ricorda un pò Tolkien del signore degli anelli quando lo vedo in foto, si chiama Winnicot.
E' diventato famoso per aver divulgato l'idea della madre sufficientemente buona: chi si prende cura del bambino non deve essere perfetto, deve essere però sufficientemente presente, caloroso, nutritivo. E questo basta a farlo crescere bene.
Non c'entra troppo col poker di cui voglio parlarti, ma voglio rubare questa espressione per raccontarti cos'è una "mano sufficientemente forte".
Il poker non vive di assoluti, non ci sono mani che vincono sempre o perdono sempre.
AA è la mano più forte del gioco e vince attorno all'80% delle volte.
Quindi basta avere un piatto che ti da pot odds del 21% per fare profitto.
Contro la mano più forte del gioco!
Se ci muoviamo verso le mani meno forti di AA si apre il vaso di Pandora: puoi fare profitto con mani medie che vincono un numero sufficiente di volte.
Cosa stabilisce questa sufficienza?
Le pot odds.
Se hai 87o da grande buio e ricevi un rilancio di bottone hai pot odds del 19% circa e puoi difendere con profitto contro il range largo che stai affrontando...
Se sai muoverti postflop.
Se sai giocare postflop puoi aumentare le occasioni in cui puoi giocare con profitto dal preflop.
Se non lo sai fare è meglio tirare i remi in barca.
Gran parte del gioco postflop ha a che fare con il capire quando rimani dentro il confine del profitto e quando rischi di esondare verso la zona di gioco in cui lasci soldi per strada.
Come un fiume che viaggia lungo due argini: finché stai in centro sei nel profitto, se straripi perdi.
E' questo il poker.
Una mano come 87o è profittevole a determinate condizioni di gioco e di spesa, su determinati board e contro determinate azioni dell'avversario.
Smette di esserlo nel momento in cui alcune condizioni cambiano, e possono cambiare nel giro di una singola bet.
A questo punto entrano in gioco i solver e la conoscenza che possono portare al tuo gioco.
In molti utilizzano questi strumenti nel modo sbagliato: provare ad imparare a memoria tutto ciò che ti raccontano.
E' troppo, non puoi farlo.
Il modo intelligente di utilizzarli è di prendere gli schemi di gioco che i loro calcoli rivelano e applicarli per migliorare la matematica delle tue scelte.
Soprattutto con le mani medie.
Devi sapere che postflop con 87o tu dovrai fare check su quasi tutti i flop.
Devi sapere quando continuare a rimanere in gioco contro una bet del tuo avversario.
Devi individuare quelle occasioni in cui fai un profitto ed evitare quelle in cui perdi.
Ricordi il fiume?
Il fiume di 87o è fatto da quel 19% di pot odds che abbiamo.
Scale, tris, doppie...
E poi?
Che altro dobbiamo aggiungere per arrivare a sto 19%?
Vinciamo più facilmente con una coppia di otto da portare a showdown o con un bluff ben piazzato che sfrutta il range largo e debole del bottone?
Più risposte costruisci a domande di questo tipo e più mani profittevoli saranno disponibili nei tornei che giochi.
In Poker SURF trasferisco come io arrivo a costruire queste risposte unendo un ragionamento gestibile da un cervello umano ai numeri nascosti del poker che possiamo spremere dai solver.
L'obiettivo non è diventare esperto del gioco postflop.
Sono sette ore, è un corso da 100 euro e io non sono qui a prenderti in giro.
L'obiettivo è costruire un paio di occhiali diverso attraverso guardare tutte le mani che affronti perché il primo passo è di vedere tutto ciò che puoi sfruttare e che oggi ti lasci per strada.
Il secondo passo è costruire una gabbia delle scelte corrette.
Chi segue la bussola del gioco postflop che spiego nella prima lezione del corso ottiene due effetti combinati:
1. Quello di cui abbiamo parlato: sfrutta numeri più profondi del gioco postflop.
2. Aumenta il controllo sul proprio poker e riduce il tilt: se ti alleni a calcolare sempre prima di mettere le chips in mezzo riduci in modo inevitabile il tilt e le scelte emotive che bruciano i tornei di tanti appassionati ogni sera.
Il terzo passo è imparare a riconoscere le principali situazioni di gioco, i principali flop e i principali scontri di range.
A questo punto sarai ancora lontano dal capire come gestire alla perfezione ogni flop, ogni turn, ogni river da tutte le posizioni del gioco.
Ma avrai impostato un gioco che ti permette di andare postflop con più serenità, avendo una mappa di cosa fare e di cosa ricercare.
Da qua sarai pronto a raccogliere i tre veri benefici che sono gli obiettivi veri che voglio raggiungere:
1. FARE STACK: Sfruttare più occasioni per raccogliere chips.
2. PROTEGGERE LO STACK: Evitare più occasioni in cui perdi chips.
3. METTERE MUSCOLI: questa la spiego un pò meglio. Dopo che avrai installato questo modo di pensare al postflop e dopo che ti sarai esposto per un pò di tempo a questi ragionamenti potrai pensare sul serio di approfondire il gioco al livello dei campioni.
Tanta gente sogna di giocare l'ept.
Se hai 5000 euro puoi giocare il prossimo, non è così difficile.
Tra giocare e competere c'è qualche differenza.
Per stare a livelli alti devi ragionare come i più forti, e Poker SURF è un pò la chiave per introdurti a questo mondo.
Ho iniziato questa sezione con una domanda: perchè dovresti dotarti in fretta di un corso sul gioco postflop oggi?
Se pensi che la risposta sia stata convincente e che sul piatto c'è più del prezzo che ti chiedo di pagare puoi entrare in questa mano cliccando sul bottone qui sotto e completando la procedura di pagamento nella pagina successiva. In pochi minuti riceverai l'accesso alle videolezioni direttamente via email.