ATTENZIONE: Se non hai ancora ricevuto niente scrivi una email a coachingmtt@gmail.com e verifichiamo cosa è andato storto. A volte succede, gestiamo richieste da migliaia di pokeristi ogni mese e alcune email si perdono per errore di invio o perché si perdono tra lo spam o cose strane. Scrivi se non ti arriva!
Il mio corso di 7 ore divise tra teoria dei tornei e pratica (4 ore di mani analizzate in un torneo vinto) dove ti mostro come costruire la bussola delle scelte corrette e come evitare gli errori più diffusi e trasversali che affliggono il poker del 90% degli appassionati con cui lavoro.
Vuoi smettere di presentarti alla cassa troppo presto per un re-entry? Se la risposta è si prenditi dieci minuti per guardare il video qui sotto e scoprire tutti i dettagli di Chips Compass, dai contenuti alla garanzia completa che ho messo su questo corso!
Il corso Chips Compass è coperto da
GARANZIA 100% SODDISFATTO O RIMBORSATO (Se guardi tutto il corso!)
(DURATA 30 GIORNI)
Dopo ore ai tavoli rimani sempre con un pungo di mosche. Lo stack si riduce, sei sempre appeso a quel flip che non vinci mai e non riesci a sbloccare una cavalcata decente.
E’ questo l’unico futuro possibile nei tornei? C’è qualcosa che possiamo fare per allenare un poker che in modo naturale e inevitabile è orientato ai tavoli finali?
Le risposte sono no e si, e le stiamo per esplorare in questo video dove condividerò con te tre problemi diffusi che impediscono agli appassionati di viaggiare spediti verso i tavoli finali conditi da due ciliegine amare sulla torta che non puoi ignorare se frequenti i tavoli nel 2024.
Iniziamo.
No, non è l’unico futuro possibile nei tornei.
Si, è possibile allenare un poker orientato ai tavoli finali come quello che vedi in questo grafico.
Sono Mario Bucca, kheldar 2010 ai tavoli, e questo grafico racconta la mia carriera di oltre 27.000 tornei accumulati dalla prima mano di poker giocata.
Questi sono alcuni degli ultimi risultati costruiti in un periodo in cui ho smesso di essere professionista e gioco a poker come un appassionato qualunque.
Ho inserito alcuni dei più importanti come la vittoria alle Pko series per circa 5000 euro, la vittoria alle Winter Series per 11.000 euro e il terzo posto Icoop per poco meno di cinquemila. Non ho menzionato i risultati “minori” come in alcuni afternoon on stars, o tornei quotidiani..
Sono un appassionato qualunque, che però possiede la tecnica per competere nei tornei…e che sa trasferirla.
Questo secondo grafico che vedi riguarda gli ultimi anni di gioco dove ho frequentato pochissimo i tavoli da poker (meno di millecinquecento tornei).
Mancano gli ultimi risultati dell’inverno con un secondo posto all’afternoon e qualche deep run conclusa attorno ai 100 left nei vari domenicali..
Dal 2016 in CoachingMTT.com alleno giocatori non professionisti, non grinder, a diventare competitivi nei tornei.
Questi che vedi sono alcuni risultati emblematici della scuola come un secondo posto di Filippo alle Winter Series per 14.000 euro, cifra bissata quando raggiunge uno sfortunatissimo nono posto all’ipo (perde AQ contro A9 per andare chipleader).
Poi c’è Marco che ha siglato un deal all’ultradeep qualche anno fa (in realtà è uno dei tornei più vecchi tra quelli che mi condivide di solito: lui è appassionato alla vittoria dei night on stars).
E c’è lo storico risultato di Alfredo (altro appassionato di podi al Nos) che ha vinto il Main Event delle galactic series per 45.000€ qualche anno fa.
Questi risultati parlano da soli, e spero siano testimoni silenziosi della qualità del lavoro.
Ma passiamo a te…
Come ribalto il poker di un appassionato che vive una via crucis continua di scoppi, varianza negativa e deep run funeste?
Tutto parte da ciò che chiamo Chips Compass: la bussola delle chips, la bussola che orienta ogni singola chips spesa ai soldi.
Ti capita di fare tanto stack nelle fasi iniziali per poi trovarti a secco quando serve?
Le chips nelle fasi iniziali sono gettoni di plastica che solo quando arrivi in fondo acquistano valore…
Un errore comune è rischiare troppo in momenti del torneo che non valgono nulla..rischi che ti portano ad essere eliminato prima di arrivare dove ci serve.
Nei tornei i soldi stanno alla fine.
Questo è uno degli ingranaggi della nostra bussola.
Nello specifico di una delle tre bussole che costruiremo: la bussola dei soldi, quella che si occupa di distinguere le chips di valore dalle chips spazzatura.
Un altro riguarda il nostro stack: la piramide del valore delle chips.
Le chips del tuo stack hanno un valore DIVERSO.
Quelle in fondo che mantengono accese le speranze in un torneo sono preziosissime, e vanno gestite con un rituale particolare…
Te ne parlerò.
Terzo problema diffuso negli amatori che si struggono nelle via crucis che sono le fasi centrali dei tornei: troppe mani non hanno una genetica positiva.
Non sono mani che possono avere un futuro roseo, che hanno un piano e dei numeri per raccogliere chips, che possono arrivare al river e che creano le condizioni per aumentare lo stack invece che diminuirlo.
Ti capita di trovarti in mezzo alla mano a dover foldare dopo aver investito un 10%, 20%, 50% del tuo stack? Questo ti porta in condizioni dove arranchi da corto, dovendo rischiare la porzione più delicata e preziosa del tuo stack.
La ciliegina sulla torta?
Ce ne sono due!
La prima è che negli ultimi 10 anni il livello medio del poker è cresciuto e a livelli molto bassi sono stati introdotti concetti derivanti da uno studio profondo del gioco che ti offrono meno occasioni di capitalizzare su errori dei tuoi avversari.
Questo vuol dire che ci sono meno sacche di chips da raccogliere!
La seconda, indigesta, è che il tuo cervello distorce la realtà: ricorda e potenzia ciò che è storto mentre non ti aiuta a far funzionare bene ciò che è prezioso alleato per vincere i tornei.
In poche righe ti ho raccontato cosa ho fatto con 932 appassionati che hanno acquistato dei miei corsi in questi anni. Questo numero diventa di molte migliaia se guardiamo a tutti coloro che sono stati toccati dal mio incessante insegnare il poker da torneo in questi anni.
In circa diecimila hanno studiato i miei corsi gratuiti e moltissime persone mi ringraziano in privato per il contributo che ho dato per svecchiare e potenziare il loro poker.
Tutta questa gente te la trovi ai tavoli, ogni sera. Sono anche io tra coloro che hanno contribuito a far crescere il livello medio dei giocatori ai tavoli.
Le parole dei corsisti che testimoniano il lavoro fatto in questi anni sono moltissime, ma in questo spazio ho scelto di rappresentare i due estremi: Alfonso che mi ringraziava nel 2016 dicendo di “aver ricevuto da questo investimento un roi infinito”.
E Salvatore che pubblica sul suo profilo una dedica speciale al lavoro che stiamo facendo coronato con un primo posto in uno dei principali tornei italiani (risultato, tra l’altro, che non è neanche il più importante ottenuto in questo periodo).
Oggi voglio fare lo stesso con te, e lo voglio fare con un progetto completamente nuovo e aggiornato che racchiude il meglio di ciò che ho capito in 14 anni nel poker, di cui 10 spesi ad insegnare a migliaia di persone.
Ti presento Chips Compass, un corso di 7 ore, pratico e diretto dove condividerò con te le lezioni fondamentali per costruire la tua bussola delle scelte corrette nei tornei.