Per dopare il tuo poker nei tornei servono tre cose:
In Poker Doping trovi esattamente questo:
Poker Doping combina gli strumenti principali con cui ho aiutato centinaia di appassionati a diventare competitivi nei tornei.
Faccio questo lavoro da 9 anni e ho visto tutto ciò che impedisce ad un appassionato di collezionare tavoli finali.
In Poker Doping lavoriamo su tre livelli:
1. Mettere in riga il tuo poker da corto. E' il vero doping per i tornei perché gestisce le chips più preziose del torneo.
2. Ti mostro un mio shippo recente, per evidenziare ciò che faccio e soprattutto ciò che non faccio (e mi permette di andare avanti invece di un'eliminazione precoce).
3. Un'analisi diretta del tuo gioco a carte scoperte per smascherare i veri colpevoli che ti tengono lontano dai tavoli finali.
Facciamo i conti?
Due ore le spendi a migliorare il poker da corto. Due ore e mezzo le spendi a rubare i miei segreti per vincere i tornei e un'altra mezz'ora la dedichiamo a smascherare le mani che ti tengono lontane dai tavoli finali (e scoprire se è solo colpa degli scoppi e della sfortuna).
La foto che vedi qui sopra è l'ultimo Night On Stars shippato da un corsista. Si era lamentato la settimana prima che aveva fatto solo terzo e ha rimediato...
Non posso prometterti di aggiungere tornei del genere alla tua collezione, ma posso guardarti in faccia e dirti: io so cosa blocca gli appassionati di poker nei tornei. Perché ormai sono 9 anni che ci lavoro sopra ogni giorno.
Mi chiamo Mario Bucca, conosciuto ai tavoli come Kheldar2010 e la mia carriera nel poker vive tre dimensioni distinte che si intrecciano:
“Se non arrivo a due milioni non torno domani”.
Non sai quante volte ho sentito queste parole alla fine di un day 1.
Circoli, casinò…non fa differenza.
Decidi mentalmente una cifra, se non la raggiungi rischi tutto per “non tornare domani”.
Oppure per fare un re-entry.
Poi ci sono le volte in cui parti a razzo, ma dopo qualche ora sei già corto nei tornei e ti senti ad un passo dall’ennesima delusione.
Va sempre storto.
Giocano tutti a caso e ti fanno perdere chips in mani senza senso....
Oppure...stai commettendo il re degli errori della tattica nei tornei:
Nel 1982 Jack Straus ha firmato una delle vittorie più iconiche delle World Series of Poker rimontando e conquistando il Main Event dopo essere rimasto con una sola chip!
Il motto: “A chip and a chair” è dovuto a lui!
Finché ti rimane un solo gettone il torneo non è finito e puoi ancora vincerlo...
La foto che vedi qui accanto è di un torneo su stars dove ho chiuso secondo dopo essere rimasto con 1bb cinquanta left...
E' più facile andare a casa che shippare il torneo, ma...
La matematica del poker parla chiaro: le ultime chips del tuo stack valgono moltissimo. Molto più di come le trattano i giocatori che bruciano i tornei per provare a fare stack troppo presto…
Due prove per dimostrartelo:
1. Se rimani con 5bb nel torneo sei a due colpi vinti dal riaprire le danze e a tre dal ritornare sopra average. Fai i conti: da 5bb a 12bb (primo colpo); da 12bb a 24-25bb (secondo colpo); se vinci il terzo sei attorno ai cinquanta…
2. La piramide del valore.
Le chips del tuo stack non hanno lo stesso valore!
Se perdi 10bb da uno stack di 50bb e la giocabilità del tuo torneo è INTATTA.
Se perdi gli ultimi 10bb non puoi più giocare.
Il valore monetario delle chips di uno stack corto è vertiginosamente più alto.
Come ha dimostrato Michael Mizrachi che ha trasformato 3bb in 10 milioni di dollari vincendo il Main Event Wsop.
Non puoi evitarlo.
Non puoi vincere tutte le mani (e ti accorci).
Non puoi giocare sempre da chipleader.
Non puoi giocare male da corto.
Ultimo passaggio: nei tornei i soldi stanno alla fine…
Quando la struttura CROLLA, il gioco shortstack diventa il RE del tavolo.
Succede online.
Succede nei circoletti dove per andare ITM devi sopravvivere attaccato ai tuoi ultimi 4bb.
Se vuoi competere davvero, devi partire da qui.
Tutta la tua strategia deve appoggiarsi su due fondamenta:
- La piramide del valore delle chips
- Una gestione solida dello stack corto, dall'inizio alla fine
Fai questo e orienti il tuo gioco ai SOLDI (senza rincorrere gettoni di plastica)
Ecco i miglioramenti a cascata che produce un migliore gioco shortstack:
Perché il gioco short stack è LIMITATO.
Hai pochi bui, non puoi fare troppe cose e tu hai solo due compiti velocissimi:
1. Capire perché giocare in un modo
2. Fare copia e incolla delle principali tabelle di gioco
Perché devi impegnarti a studiare il gioco da corto se sembra così semplice?
Perché è facile da imparare, ma è anche facile da sbagliare.
Quando hai poche chips si intrecciano dei problemi tecnici, matematici e psicologici che rendono le tue scelte…facili da sbagliare.
La buona notizia è che in un pomeriggio scarso e una settimana di applicazione fai un salto di categoria.
Come è successo a centinaia di appassionati che ho allenato negli ultimi 9 anni.
Nei giorni in cui sto scrivendo c’è uno dei corsisti che mi sta mandando quest’ondata di risultati (cito lui perché abbiamo lavorato tanto proprio sul controllo del gioco e sulla gestione dello stack con poche chips):
Vuoi moltiplicare le tue deeprun senza passare mesi sui solver?
Accedi subito a Poker Doping e inizia oggi stesso a trasformare gli stack corti in passerelle verso la tua prossima deeprun.
Siamo alla fine e mi resta una sola domanda da farti:
"Vuoi unirti anche tu a Grifondoro?"
Nei tornei c’è lo smistamento come in Harry Potter: quando ti iscrivi finisci nel gruppo di chi può competere per il montepremi o nel gruppo di chi lascia sul tavolo i soldi che gli altri si spartiscono.
Poker Doping è il primo passo per entrare nel gruppo di testa.
A te la scelta.
Io ho fatto la mia metà del lavoro selezionando l’unico programma che può migliorare il tuo poker in poche ore mentre tocchi con mano il poker profondo che oggi è necessario per competere nell’era dei solver.
Ecco cosa dice uno dei corsisti sui numeri nascosti:
A questo punto la palla è nel tuo campo: puoi calciare in porta o puoi lasciarla scorrere fino al tuo avversario.
Ti ricordo cosa c'è sul piatto per te:
Corto non vuol dire morto → i principi teorici del gioco shortstack, le 12 tabelle fondamentali pronte all'uso e l'analisi spietata di un torneo sprecato per gli errori da corto.
L'analisi del mio ultimo shippo → dove ti mostro per due ore e mezzo tutte le mani e i ragionamenti che mi hanno portato a vincere un torneo, con confronti diretti sugli errori comuni degli appassionati.
L'analisi del tuo gioco → parto da un tuo torneo e lo passo ai raggi M(ario) per smascherare i veri colpevoli che ti allontanano dalle fasi finali dei tornei.
In totale, circa 4 ore e mezzo di contenuti pratici, già pronti da applicare, che possono dopare il tuo gioco nel giro di un pomeriggio.