Nel 1982 Jack Straus ha firmato una delle storie più iconiche delle World Series of Poker rimontando e vincendo il Main Event dopo essere rimasto con una sola chip!
Il motto: “A chip and a chair” è dovuto a lui!
Finché ti rimane un solo gettone il torneo non è finito e puoi ancora vincerlo..
A me qualche volta è successo..
L'ultima in un Sunday Warm up dove rimasto con un solo grande buio rimonto dall’inferno e chiudo in seconda posizione nel torneo.
Certo, non è la norma e non è neanche probabile rimontare un torneo dove rimani così corto..
Però i numeri sono meno ostili di quanto potrebbe sembrare..
Ti dico questo: se rimani con 5bb nel torneo sei a due colpi vinti dal riaprire le danze e a tre dal ritornare sopra average..
Col primo raddoppio passi da cinque a circa dodici grandi bui (considera anche le chips delle puntate obbligatorie).
Col secondo arrivi a venticinque o ventisei bui (e se nel mezzo hai rubacchiato qualcosa il bottino diventa ancora più interessante).
Se torni sopra i quaranta o cinquanta, poi, automaticamente sei nella parte alta della classifica della maggior parte dei tornei..
Ecco perché non dovresti mai giocare con leggerezza in quelle occasioni in cui rimani con poche chips..
Poche chips gestite bene possono bastare per vincere un torneo importante..
Come testimonia questa mia vittoria alla PKO Series dove vinsi circa 5000€..
“Tanti fold e una incredibile rimonta in heads-up: Mario Bucca racconta la vittoria Turbo Pko Week”
La maggior parte dei tornei che vincerai in carriera non deriveranno da un filotto di colpi spettacolari..
Deriveranno da una attenta gestione tattica delle tue risorse che ti porterà ad issarti sempre più su fino a giocarti le tue chance per chiudere in prima posizione.
Queste vittorie, ottenute in questo modo, ci permettono di approfondire una delle abilità più importanti del poker da torneo, la prima che dovresti sviluppare e padroneggiare se ti interessa competere sul serio a questo gioco..
Ovviamente sto parlando del gioco con pochi bui, il gioco short stack..
Proprio quello che mi ha permesso di navigare a vista fino al trionfo finale numerose volte, conquistando migliaia di euro extra senza mai perdere la speranza a causa delle poche chips disponibili..
Nulla di strano, dopo tutto..
IL GIOCO SHORTSTACK DOMINA LA FASE DEI SOLDI
Nelle fasi finali si gioca sempre con pochi bui a disposizione..
Anche quando hai tante chips, perché giochi contro avversari che ne hanno poche..
Nelle fasi finali si spostano i premi, e ogni singola scelta ha un controvalore preciso in soldi.
Già solo questo spiega perché dovresti approfondire il gioco short stack prima di tutto il resto.
In un torneo puoi essere fortunato in tre o quattro mani chiave ed arrivare a premi con relativa facilità.
Ma quando la struttura crolla (e prima o poi crolla) non puoi aspettare più gli incroci fortunati, non puoi aspettare le carte..DEVI trovare il modo di stare a galla e non farti inghiottire dalle sabbie mobili dei bui che salgono.
Devi far chips ANCHE quando non hai carte buone, e prima di pagare troppi bui.
Sviluppare il gioco con pochi bui mette il tuo poker sui binari dell’alta velocità per:
Quello che ho dipinto sembra allo stesso tempo il sogno pokeristico di chi segue un corso di poker e un’accozzaglia di promesse esagerate che non c’entrano niente l’una con l’altra, difficili da mantenere e che hanno il vago sentore che voglio venderti qualcosa..
Lasciami essere completamente franco fin da adesso..
SI, voglio venderti qualcosa alla fine di queste pagine.
Mentre stavo scrivendo questa presentazione mi sono barricato al computer e ho chiuso tutti i telefoni perché ho le chat inondate da alcuni corsisti che hanno ottenuto risultati strepitosi nella notte: un quarto posto al 5 the big, un terzo posto al Night on Stars e un secondo posto da 3300€ da qualche parte (ho visto solo il nick e ancora non so nemmeno di che torneo si tratta).
Non ho alcun problema a vendere percorsi formativi per i tornei di poker, i corsisti sono contenti e a sigillo di alcuni dei risultati più importanti degli ultimi mesi ecco alcune interviste che celebrano le LORO vittorie:
Allo stesso tempo sono serissimo su tutte le promesse che ti ho fatto.
E ho intenzione di mostrarti passo passo perché sviluppare il gioco con pochi bui nei tornei è la scelta più intelligente, strategica ed economicamente rilevante che puoi fare se giochi tornei di poker.
La principale differenza tra un torneo e una partita di cash game sta proprio in questa immagine che spiega come cambia il valore del tuo stack..
Nel cash game ogni gettone ha un valore definito e se hai 1000€ davanti puoi prendere un gettone da 10€ e andare al bar a pagare la colazione come si fa nei posti dove ci sono casinò vicini..
Nel torneo il tuo stack subisce un costante mutamento del suo valore in due direzioni:
1)Più ti avvicini alla fine del torneo e più le tue chips acquisiscono valore: se sei al tavolo finale puoi vincere dei soldi
2)Le chips del tuo stack, in qualunque momento, hanno valori diversi
Per far capire bene questo passaggio pensa a quanta importanza da ai soldi un operaio che si spacca la schiena in fabbrica per 1500€ al mese e a Bill Gates.
Non mi piace fare questo esempio, però rende chiara l’idea che voglio trasferirti..
Per un operaio 500€ di affitto per la casa pesano tantissimo!
Deve fare bene i conti prima di spendere 500€, e se li utilizza per la casa non si compra il nuovo telefono (ecco perché rispetto moltissimo le persone che investono nei miei corsi, so bene quanto vale ogni centesimo che scelgono di spendere con me).
Per Bill Gates 500€ sono una cena normale, li guadagna in qualche minuto del suo tempo e ne ha in sovrabbondanza per spenderli senza troppa attenzione in tutto ciò che desidera.
Ovviamente se Bill Gates finisse tutti i soldi e tornasse a 1500€ al mese dovrebbe dare un valore diverso alla stessa quantità di soldi.
Nei tornei tu passi di continuo dall’essere Bill Gates a spaccarti la schiena in miniera..
Quando hai tante chips puoi spenderne “con leggerezza” una parte perché valgono molto di meno.
Se hai uno stack di 200 bb puoi spendere 20 grandi bui in un’azione rischiosa e il tuo torneo non cambia di una virgola.
Se hai uno stack di 20bb e li perdi sei fuori dal torneo.
Ecco perché le ultime chips del tuo stack che ti tengono attaccato al torneo valgono molto di più delle prime..
A chip and a chair..
QUANDO HAI A CHE FARE CON LE CHIPS DI UNO SHORT STACK HAI A CHE FARE CON CHIPS AD ALTO VALORE
Possono essere le tue chips o possono essere quelle del tuo avversario: valgono tanto e significano sopravvivenza nel torneo.
E questo ci porta ad un altro passaggio cruciale dei tornei:
Senza girarci troppo attorno: la struttura dei tornei è pensata per farti rimanere a corto di chips e forzarti a giocarle..
Altrimenti il torneo durerebbe settimane..
Si alzano i bui e non vedi abbastanza mani da giocare? Giochi short stack.
Ma non è solo questo..
Alcune persone scelgono una strategia chiusa con tante chips per evitare scelte difficili postflop.
Per alcuni questa strategia paga e permette di arrivare anche a premi, poi però giochi short..
Come abbiamo detto, quando hai tante chips puoi prenderti qualche rischio in più, ma se perdi dei piatti..giochi short stack.
In una mano conta lo stack effettivo, quindi se affronti un giocatore con meno di 20bb giochi shortstack anche se tu ne hai 60bb..
Le fasi finali del torneo ti costringono a giocare corto.
Per via della struttura che crolla..certo..
Ma c’è anche un altro aspetto da considerare: che tu sia lo stack più grande o lo stack medio al tavolo finale, la matematica di suggerisce di giocare soprattutto contro i corti..
Lo stack medio ha tutto da perdere a giocare contro il chipleader che può eliminarlo presto nel torneo..
Lo stack grande può mettere tanta pressione a stack ridotti che sono ad un passo dal perdere l’opportunità di scalare posizioni..
Per non parlare di quando la struttura è bella che andata e tutti tranne il chipleader giocano con meno di 20bb 😀
(Conta sempre lo stack effettivo..)
Il gioco con poche chips DOMINA la fase dei soldi, e si sono spostati centinaia di milioni con le scelte short stack..migliaia, decine di migliaia o centinaia di migliaia solo se guardiamo alla tua esperienza personale.
Con tutte queste premesse chiare in testa diventa chiaro che se c’è una cosa da risolvere per migliorare nei tornei è proprio il gioco short stack.
Ti dirò di più: la prima lezione di poker che ho ricevuto da studente è stata proprio sul gioco con poche chips nelle fasi finali..
Era il 2012 e poco dopo ho vinto un torneo.
E’ stato un caso? Probabile, ma è indubbio che capire come giocare con poche chips ha un impatto importante sulla tua capacità di arrivare in fondo ai tornei..
Quindi diamo per scontato che tutti abbiamo ampiamente studiato il gioco con pochi bui, giusto?
Non è proprio così..
Devo darti una cattiva notizia:
Il gioco con pochi bui è FACILE DA SBAGLIARE
Per diversi motivi che si intrecciano tra loro e che possiamo dividere in tre categorie specifiche:
- Problemi tecnici
- Problemi di mindset
- Problemi matematici
Approfondiamo tutti e tre:
Questo è probabilmente l’errore numero uno dei giocatori amatoriali, e costa tante chips, tanta giocabilità nel torneo e tanta probabilità di arrivare in fondo..
Molti amatori non conoscono la piramide del valore e trattano tutte le chips allo stesso modo: giocano con 60bb come con 20bb, come con 10bb..
L’esempio massimo di questo poker dell’orrore è nei circoletti quando vedi il giocatore sul cut off che chiama un raise con 8bb dietro per foldare al flop..
Se con 8bb ne metti due per gustarti il flop e foldare tutte le volte che non chiudi un punto abbastanza forte significa che il 60% delle volte hai bruciato il 25% del tuo stack..
E non finisce qui: tra poco paghi i bui e da 6bb che ti son rimasti rischi di giocarti tutto con uno stack di 4bb e una mano orrenda che ti fa uscire dal torneo (spesso) o raddoppiare e tornare con otto succosi big blind in un circolo vizioso di chips perse che non ti permette mai di respirare..
E’ un esempio estremo?
Spero che molte persone che leggono non facciano call con 8bb per andare postflop..
La matematica del gioco postflop con pochi bui è letteralmente assassina per il tuo torneo:
- Chiudi punti decenti poche volte
- Perdi spesso un piatto che non puoi difendere (non puoi bluffare con così poche chips)
- Riduci il tuo stack di una porzione gigantesca
- Giochi mani a bassa probabilità di vittoria che distruggono il tuo torneo
Ecco perché non puoi giocare da short come quando sei deep..
Quando sei deep puoi organizzare una mano su tutte le strade, mischiando un gioco per valore ai bluff che ti permettono di sostenere il valore atteso di mani deboli.
Quando hai pochi bui sei spesso legato ai punti che chiudi e fai una fatica enorme a giocare le mani deboli..
Su questo ci torniamo tra poco, prima voglio parlarti del mindset sbagliato che ti imprigiona in un poker distruttivo quando hai poche chips:
Ti racconto questa mano: siamo 12 left ad un the big su Pokerstars. Apre utg e da small abbiamo JJ con 11bb di stack.
La scelta migliore, aggiungerei anche l’unica in questo caso, è andare all in.
Se vinciamo il piatto preflop andiamo a 15bb senza girare le carte, se ci chiama abbiamo JJ e ce la giochiamo..
Nella mano reale small blind fa call e finisce col perdere la mano postflop..
Cosa ti spinge a fare call quando hai un facile all in?
Ci ho riflettuto parecchio, perché è un errore molto più diffuso di quanto si creda..anche tra giocatori in teoria preparati per fare la scelta corretta..
La risposta che mi son dato è la seguente: un amatore che gioca pochi tornei ha una comprensibile paura di uscire a pochi passi dal traguardo per una scelta sbagliata.
L’ho visto troppe volte: sai qual è la scelta giusta, ma fai quella sbagliata perché SEMBRA PIU’ SICURA.
Sembra più sicura è la frase chiave..
Se con 11bb eviti l’all in non rischi il torneo, rischi 2bb e resti dentro..
Questo meccanismo è subdolo..
E si traduce spesso nella scelta in apparenza più conservativa e meno rischiosa che puoi fare..
Se sei un amatore e hai uno stack medio grande può essere una strategia valida, perché l’alternativa è fare scelte avventate con un poker aggressivo e mani molto deboli che non sai gestire..
Quando il tuo stack si riduce è un problema bello grosso, perché ti spingi avanti nel torneo ma matematicamente sei destinato a fermarti ad un passo dai premi che contano..
Semplicemente finiscono le chips perché giochi poco e male le poche che ti sono rimaste..
Devi risolvere questo problema al più presto se speri di vincere un torneo..
La soluzione a questo rompicapo è in parte racchiusa nell’ultima categoria: i problemi matematici..
Il paradosso che frega praticamente tutti è proprio questo: nonostante devi gestire le chips a più alto valore che vorresti proteggere più di tutte le altre nel torneo..devi giocartele, affidandoti a mani deboli..
Mica puoi aspettare AA quando hai 12bb..
AA ti arriva una volta ogni 221 mani, tu se aspetti 221 mani esci cinque volte dal torneo..
Non hai nemmeno quaranta mani da aspettare per vedere qualcosa di decente da giocare..
Devi estrarre il massimo da quello che ricevi, pena: uscire comunque dal torneo.
Non hai scelta..
Però questo spiega perché è facilissimo sbagliare quando sei corto: sbagliare con una monster hand è difficile, sbagliare con una mano debole è facilissimo.
Le mani deboli funzionano quando puoi vincere chips senza andare a showdown..
Molte delle mani che gioco con 50bb mi permettono di vincere un piatto senza avere un punto chiuso perché al turn o al river faccio foldare il mio avversario..
Si chiama fold equity, cioè probabilità di vittoria legata al fold del tuo avversario.
L’unico modo di generare fold equity quando sei corto è andare all in!
L’all in consente di giocare mani meno forti rendendole comunque profittevoli..
Ad un giocatore inesperto sembra di rischiare il torneo troppe volte, ma il giocatore esperto sa che è la via più sicura per giocarsi le chips e sbloccare la ricostruzione del suo stack..
Quindi la risolviamo a suon di all in?
In parte si, ma non prima di aver chiarito l’ultimo tassello del rebus: la matematica del big blind..
Sei con 10bb sul grande buio, apre middle position 2x e tu hai T6s.
Devi mettere 1bb per un piatto totale di 5,5bb: pot odds del 18%.
T6s è troppo debole da mandare all in, ma se la confronti con il range di middle position gioca al 34%..quasi il doppio di quanto ti serve per fare call!
Numeri alla mano è un’occasione che non puoi perdere!
C’è un concetto che devi imprimere nella mente quando giochi mani deboli: quanto spesso puoi realizzare l’equity..
Te la spiego così:
Io chiamo con T6s e scende un flop KJ6, check e cbet dell’avversario.
Qui batto tante mani, pensa solo agli assi che non hanno chiuso..
Però con una coppia di sei non posso continuare la mano troppo felice..
Realizzare l’equity significa che se giriamo le carte adesso sono sopra, ma quante volte arrivo allo showdown vero per raccogliere i frutti del mio vantaggio?
Devi tenerne conto quando giochi mani deboli, altrimenti insegui le pot odds più finte dell’universo:
- Chiami preflop perché senti di avere i numeri in regola
- Foldi tra flop, turn e river perché i tuoi punti sono deboli e non possono resistere alle bet avversarie
- La tua probabilità di perdere la mano sale alle stelle e con una mano come T6s è un attimo che perdi il 95% delle volte (cioè tutti i piatti dove non chiudi doppia, colore o tris).
Siamo ancora sicuri che non puoi perdere quest’occasione?
La risposta a questa domanda è: dipende da quanto sei forte a poker..
I numeri sulla carta dipingono una situazione imperdibile con ottime pot odds e uno stack che ha disperato bisogno di prendersi tutti i grossi valori attesi positivi a portata di mano..
In pratica se non conosci abbastanza il gioco postflop è molto meglio tirare i remi in barca e non avventurarti in un territorio pericoloso dove perdi chips preziose con una frequenza altissima che distruggono le tue chance nel torneo..
Ma come ho detto sopra: non puoi giocare da corto come quando ne hai tante.
Se hai 80bb e eviti di prendere degli spot difficili stai evitando di raccogliere chips a basso valore aggiunto e stai in qualche modo difendendo la tua sopravvivenza nel torneo.
Aspetti mani migliori e più semplici e risolvi il 99% dei problemi..
Quando sei corto e rinunci ad un’opportunità di far chips stai rinunciando a chips:
- ad altissimo valore per il tuo torneo
- che possono sbloccare la tua giocabilità futura (quindi la tua ascesa alle prime posizioni)
Ricapitolando: giocare con pochi bui è delicato e pericoloso.
Perché utilizzi chips ad altissimo valore per il tuo torneo con mani deboli.
Mani deboli che sono necessarie e indispensabili visto che non puoi aspettare per giocare mani forti.
Mani deboli che devi gestire con un margine di manovra bassissimo ed un altissimo margine di errore.
Margine di errore che potrebbe compromettere il torneo e spinge spesso a fare scelte eccessivamente conservative, che non pagano (e che anzi finiscono con lo strozzarti ancora di più..).
Collegando questo bel quadretto ai due punti con cui abbiamo iniziato: è facilissimo sbagliare in una fase di gioco che nei tornei non puoi evitare e dove si spostano i soldi veri..
La tragedia di migliaia di tornei bruciati è servita..
La buona notizia è che le brutte notizie finiscono qui 😀
La seconda buona notizia è che le opportunità del gioco short stack sono moltissime e sto per condividerle con te!
Ricordi i punti che ti ho promesso all’inizio?
- AUMENTARE le tue “deep run” nei tornei (cioè quante volte arrivi in fondo);
- SALVARE e recuperare ad un passo dal fotofinish tornei destinati a concludersi troppo presto (che magari si trasformano in leggende come la famosa vittoria di Chip Rease alle Wsop dopo essere rimasto con una sola chip);
- Costruire IL MINDSET, il giusto approccio mentale che forgerà il tuo atteggiamento al tavolo per passare attraverso le mille torture degli showdown beffardi che sembrano truccare il mazzo contro di te..
- Capire l’importanza centrale della TATTICA in un torneo..
- Imparare il GIOCO ICM che governa la fase dei soldi (nel gioco short stack ballano molti milioni di euro dei tavoli finali)
- PADRONEGGIARE IL GIOCO POSTFLOP (visto che ci vai con mani deboli in situazioni delicate che se non impari a gestirle bene ti costano l’intero torneo)
Tutto questo passa per lo sviluppo del gioco short stack e si ripercuote a cascata su tutti i tornei che giochi..
Alcune delle promesse che ho fatto diventano ovvie alla luce del discorso fatto fin’ora, altre lo saranno prestissimo..
Poco fa ho detto che il gioco shortstack è facile da sbagliare, adesso voglio girare la medaglia:
Il gioco short stack e’ FACILE DA IMPARARE
Uno dei progetti in cantiere con Giuliano Bendinelli è la creazione di un corso sul cash game..
Qualche mese fa l’ho chiamato per confrontarci sulla cosa e abbiamo messo in pausa tutto perché nel cash “il gioco inizia al river” e ci vuole troppo lavoro per un corso completo..
Serve lavorare su tre o quattro sottocorsi importanti:
- Il gioco preflop con 100bb (quindi open, 3bet, 4bet,5bet)
- Il gioco al flop nelle principali situazioni
- Il gioco al turn e l’approccio al river
- Cosa succede dopo che sei arrivato al river e ti trovi a dover decidere di chiamare o puntare 60/70bb
Una mano con 100bb è complessa perché richiede tantissime scelte prima di vedere lo showdown..
Realizzare l’equity è difficile..
Nei tornei ci salviamo perché le mani con 100bb ad inizio torneo sono poco strategiche e convenienti, quindi ci sono molti meno turn e river dove devi giocarti la vita..
Nel cash è diverso, e per questo è un gioco dannatamente più difficile di quanto molti credano (infatti molti si affacciano ai tavoli, prendono batoste e se ne tornano a leccarsi le ferite negli mtt)..
Perché questo preambolo?
Perché voglio far emergere nettamente la differenza col gioco short stack:
- Nel cash hai tante decisioni difficili prima dello showdown;
- Quando hai pochi bui hai pochissime decisioni prima dello showdown.
Alcune sono facili.. Basta conoscerle ed eseguirle.
Devo andare all in o devo foldare?
Che c’è di difficile? Guardi una tabella calcolata a tavolino e hai risolto..
Sai qual è la cosa più difficile del gioco push/fold per molti amatori? La tentazione di fare call con alcune mani che dovresti o mandare all in o foldare, ma concettualmente una volta che hai una tabella che colora in blu le mani da mandare all in e in rosso le mani da foldare basta letteralmente un copia e incolla!
Altre sono più difficili, come il gioco postflop quando hai pochi bui..
Anche in questo caso il numero di decisioni prima dello showdown è limitato..
Due, tre al massimo e hai risolto la mano.
Possiamo dire che un buon 75% delle decisioni realmente importanti che prenderai con pochi bui sta nel preflop, quindi dovrai imparare una sola scelta giusta e hai risolto..
Nel restante 25% affronterai il gioco postflop, e per essere completamente onesto: è più difficile e delicato giocare con pochi bui postflop che quando ne hai quaranta o cinquanta..
In parte perché ogni buio che perdi pesa..
In parte perché hai pochissima fold equity..
In parte perché sei costretto a giocare mani deboli e devi valutare bene quanto puntare e quando puntare..
Il gioco postflop con pochi bui è poker avanzato a tutti gli effetti, e maneggiarlo male è un problema per il tuo torneo
Però è anche necessario..
Puoi evitare il gioco deep stack ma non quello short stack, ricordi?
Nel poker moderno devi saperlo fare, altrimenti i tuoi tornei saranno sempre più in salita e guidati solo dalla fortuna..
Ma non disperarti:
- Le scelte che puoi fare sono comunque poche;
- Devi imparare a ragionare bene, ma hai poco margine di manovra..quindi puoi anche sbagliare poco;
- Questo motore operativo che sviluppi per ragionare con pochi bui ti spiana la strada per il postflop con tanti bui;
- Molti dei tuoi avversari sbagliano più di te perché non hanno mai studiato.
- Quando sei corto puoi realizzare l’equity molto più spesso!
Aggiungo un pezzo: il bonus che ricevi quando sviluppi il gioco da short è un mindset d’acciaio..
Saper manovrare bene con pochi bui ti permette di incidere anche quando resti a secco..
Sai che con quei 10bb che ti son rimasti non navighi certo nell’oro, ma puoi fare la differenza..
Come quando mi son trovato corto nella fase finale del torneo PKO che ho vinto..
Come quando recentemente ho perso il piatto da chipleader 23 left alle Carnival Series (io QQ, lui AQ) e sono rimasto short (ho finito 9° mettendole altre tre volte da sopra, perdendo anche QQ vs Q9, ma non ho mollato nemmeno mezzo buio fino alla fine).
Padroneggiare il gioco short stack è il tuo cuscino morbido su cui cadere e da cui ripartire quando il torneo non va nel verso giusto..
Sapere che quando tutto va male, nelle situazioni peggiori possibili, tu hai ancora cinque o dieci mani dove puoi mettere la tua abilità per ricostruire il tuo stack e lottare concretamente per la vittoria del torneo non ti porta a vincere tutte le volte che la fortuna ti gira le spalle..
Però ti permette di incidere..
Mantiene alta la tua fiducia nelle abilità, non butti il torneo con un all in disperato in preda al tilt e stai focalizzato su tutto quello che puoi influenzare per far girare il vento a tuo favore..
Quanti tornei avresti potuto salvare quando sei rimasto corto e hai forzato un all in sbagliato?
Ti è mai capitato di trovarti corto, senza carte, con lo stack che scivola verso i 5bb alla velocità della luce?
Hai mai avuto la sensazione che il torneo fosse finito dopo un brutto colpo che invece di portarti chipleader ti scaraventa in fondo al chipcount?
Proprio mentre scrivevo queste pagine ho fatto un tavolo finale al 100€ turbo pomeridiano, chiuso in sesta posizione perdendo AQ vs TT vs 55 (io AQ).
L’inizio del torneo è stato drastico: due mani sfortunate, i bui che salgono..mi ritrovo con 10bb..
Risalgo e sono ben messo quando rimasti in 16 chiamo un all in con AQ, lui ha A7s e il piatto potrebbe portarmi chipleader in piena bolla: 566 6 5, split e rimango a 30bb col chipleader a sinistra che mi costringe ad un approccio più conservativo..
I corti raddoppiano, i bui salgono, scendo a 5bb due volte, ma mai per un momento mi sono sentito spacciato..
Perché anche con 5bb posso incidere.
Poi devo anche essere fortunato, ma se solo riesco a salvare un torneo su dieci e farlo ripartire bene vale tutto lo sforzo..
In questo torneo non ho vinto granché, ma non mancava poi così tanto..avessi bruciato tutto la prima volta che son rimasto con 10bb avrei perso 100€, così ne ho vinti 340€ e sono stato a poco dal fare almeno podio (il primo premio era 1600€).
Non sottovalutare il peso di un final table extra che ti restituisce tre, quattro, cinque buy in se non di più..
Giocare tornei è una lotta continua contro la varianza e poter contare su alcuni piazzamenti extra fa tutta la differenza tra giocare male e scoraggiato perché non vedi il tavolo finale nemmeno col binocolo e giocare sempre bene e in fiducia perché sai che ti fermi spesso ad un passo dal traguardo..
Il gioco short stack può dopare
il tuo poker nei tornei!
Coinvolge le chips più preziose (ricordi la piramide del valore) e governa la fase dei soldi, quindi le tue scelte con pochi bui valgono di più di molte scelte con tanti bui..
E’ delicato e facile da sbagliare, ma è limitato come margine di manovra ed è facile da imparare..
Fornisce strumenti per tirarti fuori dai momenti neri dei tornei e far pesare l’abilità anche quando tutto sembra girare contro, e ti da la fiducia necessaria per giocare bene, non sprecare nessun torneo e costruire un mindset d’acciaio..
Ripeto quello che ho detto all’inizio:
SVILUPPARE IL GIOCO CON POCHI BUI NEI TORNEI È LA SCELTA PIÙ INTELLIGENTE, STRATEGICA ED ECONOMICAMENTE RILEVANTE CHE PUOI FARE SE GIOCHI TORNEI DI POKER.
Ci sono altre aree di gioco da migliorare, le 3bet ti portano più chips, la gestione del turn e del river ti tira fuori bene da mani difficili, la blind war ti protegge da situazioni inevitabili dove giochi nonostante vorresti foldare..
Tutto fa brodo, e tutto va imparato nel tempo..
Ma le chips più preziose dei tornei sono quelle che ti tengono incollato alla sedia, quindi le ultime del tuo stack che coinvolgi quando sei corto.
Il gioco con poche chips domina la fase dei soldi ed è necessario per arrivare sul podio invece che fermarti in dodicesima posizione..
Ecco perché è così importante..
Ecco perché ho chiesto a Giuliano Bendinelli di firmare la sua personale edizione di Push The Money..
Lascia che ti presenti:
Completamente rifatto, da zero e da Giuliano.
In Push The Money – Bendinelli Edition imparerai direttamente da Giuliano il gioco short stack per i tornei di poker in tutte le declinazioni..
Chi è Giuliano Bendinelli?
Sul serio?
=> Gioca ai massimi livelli dei tornei e del cash game italiano da sempre..
=> Ha in bacheca alcuni tra i tornei più importanti del poker online italiano tra cui il Sunday Special e lo SCOOP 6 Max.
=> 911 mila dollari vinti nei tornei dal vivo..
=> Quarto posto alle Wsop Europe di Rozvadov nel 6 max, il torneo dei duri, nel 2018, dove ha letteralmente sfiorato il braccialetto!
=> Da 11 anni frequenta i massimi livelli del poker mondiale, dal 2013 gioca regolarmente sul .com e gli ept, wsop, pca ecc..
=> Nel 2015 trascina l'italia alla vittoria del Global Poker Master, il mondiale a squadre di poker (i suoi compagni di squadra erano Andrea Dato, Dario Sammartino, Rocco Palumbo e Mustapha Kanit..e i suoi avversari non erano di minor spessore!)
Il Giuliano giocatore non ha bisogno di presentazioni! Il Giuliano coach forse si, perché ascoltarlo parlare di poker può facilmente diventare la tua serie tv preferita e ciaone Netflix.
Push The Money - Bendinelli Edition non è una copia del mio corso, è tutta un’altra storia..
Intanto perché è aggiornato al 2021, e in due anni anche i range più comuni cambiano per adattarsi all’evoluzione del gioco..
(Soprattutto in questi due anni dove si sono diffuse scuole e consapevolezza che il poker è diventato molto tecnico)
Ma Giuliano non voleva limitarsi a darti una batteria di tabelle per tutte le più comuni situazioni di push..
Per un giocatore del suo calibro sarebbe quasi un insulto mettersi a “recitare le tabelline” che puoi prendere e copiare nel tuo gioco senza quasi bisogno di spiegazione..
Su 22 ore di corso 6 sono dedicate alle tabelle e 7 sono dedicate alla gestione avanzata del gioco con poche chipsche potrà servirti sul piatto d’argento decine di mani extra per accumulare stack nel momento di maggior bisogno in ogni torneo che affronti..
Il territorio in cui ci stiamo muovendo non è solo quello dell’abc del gioco short stack (che comunque è ampiamente coperto da 146 tabelle (!!) perché riguarda la base più diffusa delle scelte necessarie e senza quello non vai da nessuna parte).
Ci stiamo muovendo in quelle mani di poker che possono darti un vantaggio raffinato in alcune situazioni delicatissime..
Quelle mani che ricercano i pokeristi più forti per prendere un vantaggio contro avversari preparati che non lasciano alcuna breccia nelle situazioni di gioco standard..
In altre parole: quello che ti spiegherà Giuliano è quello che lui stesso utilizza nei tornei da 500€ sul .com, confrontandosi ad un livello di gioco tra i più difficili al mondo!
In Italia e nei tornei di livello inferiore solo pochissime persone sanno come avventurarsi in questi spot, e meno ancora sono quelli che padroneggiano questo livello di poker..
Oggi avrai la possibilità di impararlo direttamente da uno dei massimi interpreti in Italia..
Perché il corso è pronto ed immediatamente disponibile..
In questo momento sei ad un click di distanza dall'accedere a 22 ore di videolezioni di Giuliano Bendinelli sul gioco short stack avanzato nei tornei di poker..
Il lavoro che di Push The Money è VITALE PER GIOCARE BENE I TORNEI.
Questo non è il corso più completo sui tornei, ma è il corso che puoi applicare in meno tempo per trasformare un tallone d’Achille di moltissimi giocatori in un punto di forza assoluto del tuo gioco.
Intere parti di questo corso puoi metterle in pista
“senza studiare un solo minuto”
E le applichi in momenti delicati e importanti del tuo torneo, con le chips più preziose del tuo stack, nelle situazioni economicamente più rilevanti del torneo..
Il gioco con pochi bui è la killer application se vuoi diventare più forte a poker in poco tempo..
Quanto dovrai spendere per dopare subito il tuo poker nei tornei?
Il prezzo di questo corso è stato un tema molto combattuto, e stavolta devi ringraziare Giuliano..
Io gli ho detto sinceramente: per me va venduto a caro prezzo.
Perché basta che una volta riapri un torneo e fai un tavolo finale di peso e duemila euro di corso sono belli che pagati..
E perché ad una certa va bene che ci piace fare questo lavoro, ma non possiamo trascurare alcuni fatti:
1) Nei primi corsi realizzati dovevamo convincere la gente a fidarsi di un coach nuovo, adesso è diverso..
2) Ogni volta promettiamo 10 ore di corso e ne diamo 15 (a sto giro ne abbiamo promesse 15 e sono risultate 22 ore di puro contenuto).
3) Alla gente diciamo che 10 ore di corso le paga meno di 10 ore private, ma la verità è che ogni corso lo prepariamo con un’attenzione che nessuna lezione privata può mettere. Facciamo riunioni fiume per decidere cosa inserire, come dirlo, a che livello comunicare e come offrirvi l’esperienza migliore che siamo in grado di fare. In realtà organizzare un corso di 10 ore ci porta via 100 ore di lavoro.
4) Ogni settimana arrivano risultati encomiabili di molti studenti, alcuni dei quali vengono intervistati per sigillare il successo ottenuto.
5) Giuliano gioca high stakes e col prezzo di un corso si paga a stento un torneo
6) L’impatto del materiale che diamo è di vari ordini di grandezza superiore a quanto chiediamo di spendere..Soprattutto per quanto riguarda il gioco short stack che descrive la gestione delle chips a più alto valore nel torneo che ti giochi nelle fasi calde.
7) L’impatto del percorso che abbiamo costruito, con il linguaggio che utilizziamo per divulgare i concetti, con il formato delle lezioni, con l’estrema disponibilità ai chiarimenti fa si che non c’è nessuna esperienza simile al mondo in grado di battere quello che stiamo facendo.
Tutto questo fa la differenza quando studi un corso.. Non è solo Giuliano che ti affascina parlando di poker..
E’ che quello che senti ti resta dentro e lo applichi..
E corso dopo corso inizi a scatenare una mini valanga che se lo vorrai potrà portarti sull’Olimpo del poker..
Durante Masterbluff Giuliano ha mostrato quanto si possa essere chirurgici nell’analizzare una mano di poker e approfittare di una falla nel gioco avversario..
Molte persone non avevano un’idea nemmeno vaga di come si potesse scendere così in profondità in una mano di poker..
Ma sto divagando..
Eravamo al prezzo, e ti dicevo che a sto giro devi proprio ringraziare Giuliano.
Il prezzo che ritengo corretto per questo corso è 1200€, e lo ritengo già abbondantemente scontato visto che sono l’equivalente di due tavoli finali giocati meglio o qualche deep run extra..
D'altra parte se compri 22 ore private con Giuliano ti costano circa 4000 euro, quindi per un prodotto registrato di questo livello di contenuti 1200€ sono proprio il minimo.
Però quando lo abbiamo venduto la prima volta Giuliano ha detto in pubblico che facciamo dei corsi ad un prezzo per tutti..
In pratica mi ha legato le mani, così chi c'è stato al primo giro ha comprato il corso per un tozzo di pane..
Letteralmente..
All'epoca non mi sono potuto imporre troppo, avevamo promesso 12 ore di contenuto e non sapevo cosa avrei venduto in concreto.
Oggi però anche Giuliano si è reso conto del lavoro enorme che è stato fatto durante quei mesi di Push The Money (lezioni extra, sessioni che sono durate fino alle 3 di mattino..)
Adesso ho carta bianca e posso decidere pienamente il prezzo di questo prodotto, e come tutti i servizi in vendita quest'anno anche il prezzo di Push The Money - Bendinelli Edition sta per aumentare fino alla cifra che avevo in mente.
Oggi però sei ancora tra i fortunati!
Prima di vendere al prezzo pieno che sarà attorno ai 1000€/1200€ devo fare delle modifiche interne che richiedono tempo.
Fino a quel momento il prezzo di Push The Money 2021 resterà bloccato a 699€!
VUOI ACCEDERE A PUSH THE MONEY – Bendinelli Edition?
Il mio nome é Giuseppe ed ho avuto l'onore di poter partecipare al corso push the Money tenuto da Giuliano Bendinelli!
Dato che avevo difficoltà economiche mi é stata data la possibilità di pagarlo in tre rate, dimostrando una grande disponibilità.
Adesso passiamo a come é strutturato il corso: la prima lezione riguarda i push ed i call dai 5bb ai 11bb, accompagnati dalle dinamiche post flop, che, personalmente, non conoscevo proprio.
La seconda lezione riguarda le dinamiche dai 12 ai 14 bb, accompagnato sempre dalle dinamiche post flop.
La terza lezione riguarda le dinamiche dai 15 ai 18 bb, sempre accompagnati dalle dinamiche post flop.
La quarta lezione riguarda le dinamiche dai 19 ai 22 bb incluso di post flop, ma qui la dinamica post flop riguarda: originale Raiser MP contro bottone, MP contro big blind, late position contro big blind. Segue una lezione sulla limp strategy, ed una sull'ICM.
Ed in più ci sono due lezioni di approfondimento, dove i partecipanti potevano fare delle domande e Giuliano rispondeva.
Insomma come dice Mario:" puoi evitare il gioco Deep stack, ma non puoi evitare il gioco short stack". Per chi non ha ancora comprato un corso, consiglio di comprarlo, dato che queste dinamiche, soprattutto nei tornei turbo sono molto frequenti.
(Giuseppe Ania)
Prendo spunto dalle parole di Giuseppe proprio per parlarti della suddivisione del corso, anzi..per mostrartela..
Prendo spunto dalle parole di Giuseppe proprio per parlarti della suddivisione del corso, anzi..per mostrartela..
Questo è lo schermo che ti troverai nell'area riservata dove studierai il corso e i titoli delle lezioni esplicano abbastanza bene la struttura dell'intero corso..
Però le danze si sono appena aperte..
Abbiamo preparato anche alcuni bonus esclusivi!
Questa accanto è una delle tabelle create per il corso..
Sono 146 totali e descrivono molte più situazioni preflop di quante molte persone potrebbero realisticamente imparare bene in un'intera carriera da pokerista..
Definiscono il gioco da tutte le posizioni, con stack differenti e in tutte le situazioni principali di gioco..
146 tabelle pronte all’uso che ti permetteranno di giocare bene short stack senza studiare un solo minuto di corso.
Perché il bello del gioco shortstack è proprio questo: nella maggior parte dei casi non serve una valutazione fredda e tecnica ma un semplice copia e incolla.
Se vuoi produrre queste tabelle impieghi decine e decine di ore solo di lavoro amanuense su Equilab..
Con un coach decente che ti guida fai 7-8 tabelle in un’ora di lezione che paghi almeno 50€..
Per realizzarne 146 impieghi una ventina di ore piene, 1000€ con un coach decente e 3000€/4000€ con Giuliano..
Facciamo che Giuliano le ha in testa e impiega un terzo del tempo di un coach normale? Questo lavoro così come è presentato non vale nemmeno per sbaglio meno di 1000€..
Con Push The Money - Bendinelli Edition sono GRATIS…
Nel senso che riceverai una cartella con tutte le tabelline pronte all’uso dopo ogni lezione..
Andiamo avanti..
Questo corso è tuo a vita.
Non devi ricomprarlo per rivederlo, lo compri una volta e lo studi tutte le volte che vuoi..
Ecco perché insisto sempre su quanto valga un lavoro del genere che non è paragonabile al comprare ore di lezioni singole delle quali ti dimentichi il 90% del contenuto dopo due giorni..
Soprattutto se sei un amatore e non giochi 20 tornei al giorno devi accettare la brutta verità che il poker è una materia vasta e complessa da addomesticare..
Rivedere un corso tre, quattro, dieci volte è vitale per poterlo utilizzare davvero bene.
Le registrazioni fanno parte della didattica, cioè del metodo di insegnamento progettato per un target di persone specifico.
Avere la possibilità di rivedere queste informazioni per te è troppo importante, e per questo ti diamo l'accesso al corso a vita.
Vuoi di più?
Ok, detto fatto!
Avrai forse notato che l’ho menata tanto su quanto è importante il gioco short per il tavolo finale, perché domina la fase dei soldi..
Poi siamo arrivati ai contenuti e non ho nominato neanche una volta l’icm..
Che fine ha fatto?
Lo trovi nella quinta lezione bonus, non inclusa nella base di 13 ore..
Quelle che vedi nelle immagini sono tre lezioni extra:
- 2 orette e mezzo belle piene focalizzate sulle deviazioni icm e sui ragionamenti che Giuliano fa al tavolo finale.
- 1 ora e mezzo sulle situazioni particolari che affronti quando devi gestire poche chips
Quindi c'è la base dell’icm, ma ci sono anche 11 anni di esperienza ai massimi livelli del poker mondiale e i ragionamenti profondi che Giuliano stesso produce prima di mettere chips in mezzo durante l’atto conclusivo del torneo..
L’icm dice questo, ma io voglio giocare per vincere: è giusto questo all in?
Giuliano risponderà a questo e tanto altro.
Finiti i bonus?
Nossignore!
Le risposte non son mica finite qui!
I momenti interattivi di maggior successo nei corsi di Giuliano sono state le sessioni di domande e risposte..
Durante Push The Money abbiamo replicato con due sessioni interamente dedicate a domande e risposte dei corsisti per coprire tutti i principali dubbi che possono derivare dallo studio del materiale.
Il quarto bonus di questo pacchetto sono proprio le registrazioni di queste due sessioni di domande e risposte per 5 ore extra di contenuto!
Vuoi accedere immediatamente a tutto questo ben di dio sul gioco short stack? Sei ad un click di distanza dal mettere le mani su 22 ore di puro contenuto firmato Giuliano Bendinelli!
Abbiamo preparato un’opportunità imperdibile per te.
Un’altra opportunità imperdibile, ma non è che le altre volte vi abbiamo preso in giro..
E’ imperdibile per il prezzo e per il valore del corso..
E' imperdibile per il lavoro che abbiamo svolto per te..
E’ imperdibile perché prima prendi queste informazioni, prima costruisci un vantaggio nei tornei che giochi..
E’ imperdibile perché oggi c’è tanta gente che si forma, che ti piaccia o no la direzione è questa e se non sviluppi alla svelta il tuo poker è un problema bello grosso che costerà molto più dei soldi che possiamo chiederti per un corso..
E’ imperdibile perché se la prendi ora hai tutto ciò che puoi avere, se arrivi tra sei mesi:
1) Questo materiale comunque ti servirà.
2) Con ogni probabilità costerà di più e non lo avrai sfruttato sin da subito nei tornei..
3) Pagherai il prezzo del ritardo ai tavoli, trovando gente più formata che non ha rimandato l’acquisto.
Push The Money ti permette di lavorare su una abilità specifica, veloce da sviluppare, diffusa in tutti i tornei che giochi..
Pensa ai turbo di cui non ho fatto alcun cenno..
Ai tornei nei circoletti live che prima o poi riprenderanno..
Alla struttura di molti satelliti..
Se vuoi dedicare un po’ di tempo allo studio del poker, dedicalo al gioco short stack e avrai benefici diretti, immediati e diffusi in tutto il tuo poker.
Ti ricordo da dove siamo partiti..
Sviluppare il gioco con pochi bui mette il tuo poker sui binari dell’alta velocità per:
Punto ampiamente chiarito:più tornei salvati, più controllo sul gioco nelle fasi finali..
Direttamente collegato al precedente: anche una cosa poco studiata come il corretto gioco con 5bb fa la differenza..
Avere la fiducia che quando tutto va male puoi ancora incidere ti da forza e speranza per giocare alla grande lungo tutto il torneo: se sai che da corto puoi dire la tua è probabile che anche da lungo puoi azzardare qualcosa in più..è un effetto domino che porta benefici in tutto il tuo torneo..
Il gioco da corto è tattica prima che tecnica. E’ capire che le tue chips hanno un valore diverso e devi utilizzarle in un modo diverso per non sprecarle, e la tattica è uno dei regni del poker moderno dove ancora si può prendere valore..
Questo si spiega da solo..
Il gioco postflop con pochi bui è più difficile di quello con quaranta bui, limitato certo, ma più delicato e legato a mani deboli e range molto larghi da gestire.
Impara bene questo e tutto il resto diventerà in discesa..
Siamo arrivati alla fine di questa presentazione, e ci tengo a ringraziarti per avermi seguito fino in fondo..
Non sono certo famoso per la sintesi, ma in questo caso ho detto ciò che serviva nel tempo che serviva.
A questo punto mi resta solo ricordarti cosa comprende il pacchetto Push The Money – Bendinelli Edition:
- Push The Money – Bendinelli Edition (Valore 1200€)
- Tabelle Operative (Valore 1000€).
- Registrazioni del corso (Valore BOH€).
- Corso: Deviazione ICM (Valore 500€).
- Due sessioni domande e risposte con Giuliano (Valore 500€)
Totale? Te l’ho anticipato: il prezzo arriverà a 1000€/1200€ ma oggi ti costa 699€..
Ti ricordo i dettagli logistici: 22 ore di videolezioni sempre accessibili sulla tua area riservata.
6 ore sul preflop, 8 ore e mezzo sul postflop e situazioni varie, 2 ore e mezzo sull'icm e 5 ore di domande e risposte.
Totale: 22 ore a 699€ con Giuliano Bendinelli!
VUOI ACCEDERE A PUSH THE MONEY 2021 – Bendinelli Edition?